mercoledì 21 marzo 2012

Sud Italia: assicurarsi risulta sempre più costoso!

Continuano le esperienze negatvive per i cittadini meridionali che devono sottoscrivere una polizza Rca per il proprio veicolo: infatti oltre ai rincari continui, che colpiscono anche gli onesti cittadini che in trent'anni di Rca continuativa non hanno mai denunciato un incidente alla propria compagnia assicurativa, ci si mette pure la "nomea" di essere meridionale!

Ebbene si, attualmente siamo arrivati anche a questo: un cittadino del sud Italia che volesse assicurare il proprio veicolo al nord potrebbe vedersi rispondere con un rifiuto. E' accaduto in provincia di Venezia dove un giovane di 26 anni, originario della Puglia e trasferitosi al nord per motivi lavorativi da oltre due anni, ha ottenuto il rifiuto dalla compagnia presso la quale si era rivolta per stipulare la Rca obbligatoria per la sua auto!


La compagnia in questione è la Itas assicurazioni la quale ha giustificato il suo rifiuto di stipulare la rca con il richiedente adducendo che lo stesso era del sud Italia. La stessa ha aggiunto che la ragione della impossibilità di stipulare l'assicurazione è anche data dalle pregresse negative esperienze con altri meridionali.

Il giovane però non si è dato per vinto ed ha denunciato l'intera faccenda alle autorità competenti, in particolare denunciando l'intera linea di politica della società che tende a stipulare polizze rca solamente con soggetti che risiedano da almeno 7 anni nella provincia di Venezia, salvo il caso in cui appartengamo alle forze dell'ordine. La denucia, a mio avviso condivisa, è stata effettuata data la discrimazione perpertata a datti dei meridionali: e ciò perchè, detto in altri termini, agendo in questo modo si finisce per fare di tutta l'erba un fascio, penalizzando anche gli assicurati meridionali più corretti!

In realtà il trattamento discriminatorio perpetrato dalle compagnie assicurative a danno di cittadini meridionali non è un fatto nuovo, dato che fino all'anno scorso gli aumenti maggiori delle rca si sono avuti per lo più nelle regioni del sud, in maniera sicuramente non equa. Le indagni svolte da varie associazioni a tutela dei consumatori, tra le quali "Altroconsumo", hanno evidenziato la enorme disparità di trattamento esistente nell'applicazione degli aumenti tra nord e sud Italia.

L'indagine è stata condotta analizzando i costi delle rca i varie città italiane, dal nord al sud Italia e calcolando le tariffe su un profilo standard: uomo di 40 anni e classe di merito 4^. Da ciò è emerso che tra le varie località, Napoli è la città più cara per la stipula di una rca, con aumenti pari ad oltre il 9%. Seguono Roma e Palermo con aumenti più bassi ed infine Milano, i cui rincari sono solo dello 0,38% rispetto agli anni precedenti.

Tiriamo le somme: per il profilo considerato vuol dire che a Napoli il soggetto assicurato dovrà sborsare circa 1300 euro annui per assicurare una vettura di media cilindrata; a Palermo circa 700 euro, e a Roma circa 650; mentre invece a Milano intorno ai 500 euro!

Quale la causa di questo trattamento poco omogeneo?
Esse risiederebbero, secondo alcuni, non solo nella poca concorrenza delle compagnie assicurative nel sud Italia, ma anche nella elevata sinistrosità degli automobilisti del sud, che molte compagnie additano quali truffatori data l'alto tasso di sinistri stradali risarciti in quelle zone.

Quale la soluzione?
La soluzione ai rincari ed alle compagnie che non vogliono assicurare meridionali può essere quella di effettuare tanti preventivi e di scegliere l'asscirazione meno costosa. Molte persone, insofferenti alle continue batoste date dagli aumenti optano per la stipulazione di assicurazioni in regioni dove si paga di meno, intestando il veicolo a parenti od amici che risiedono in quei posti e che sono disposti a far ciò.

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