venerdì 2 gennaio 2015

Bollo auto e moto di interesse storico e collezionistico: GAME OVER!

Come molti sanno la Legge 342 del 2000 aveva previsto agevolazioni per i proprietari di auto e moto che avessero oltre venti o trent'anni di età. Più precisamente, la predetta legge aveva previsto che i proprietari di auto e moto con oltre venti anni di vita (qualificate di interesse storico e collezionistico) e di auto con oltre trenta anni di vita(qualificate d'epoca), non avrebbero dovuto pagare la tassa di possesso, introdotta dall stato nel 1998!  Al suo posto i proprietari di tai veicoli avrebbero dovuto pagare solamente una tassa di circolazione forfettaria, pari a circa 30 euro annui (variabile di qualche euro secondo la regione di residenza del proprietario), solo nel caso in cui il veicolo fosse messo in circolazione!

 La legge in questione era stata introdotta con lo scopo di consentire la conservazione del patrimonio automobilistico, ovvero di quelle auto che nel corso dei decenni avevano fatto storia sia dal punto di vista del progresso tecnico automobilistico, sia dal punto di vista economico-sociale e di costume. 
Lo scopo, quindi, era quello di evitare che auto e moto che avevano fatto "storia", venissero rottamate a causa dell'introduzione dell'obolo costituito dalla tassa di possesso. Un notevole vantaggio, considerato che molti appassionati e collezionisti si vedevano penalizzare da quella tassa: interi garage di auto e moto di vecchia data (come ad esempio: fiat 500,lancia fulvia, alfetta, ferrari, o anche lambrette, vespe special, vespa PX, ecc.) che rappresentano patrimonio storico automobilistico e motociclistico, sarebbero stati rottamati o svenduti o, peggio ancora, esportati all'estero, a causa di questo penoso balzello che grava su milioni di italiani da molti anni ormai!

Se lo spirito della legge era indubbiamente positivo, non altrettanto felice è stata la sua applicazione da parte delle associazioni di categoria, in primis e soprattutto dell'ASI, il club di appassionati di auto e moto d'epoca e storiche più rappresentativo d'Italia.
Infatti, l'ASI, nel corso degli anni si è arrogata automamente e senza autorizzazione da alcuna legge, un potere certificativo dei requisiti che un'auto deve avere per essere considerata, ai sensi della legge 324 del 2000, d'epoca o di interesse storico e collezionistico, forte anche e soprattutto delle convenzioni assicurative agevolate che i proprietari dei veicoli storici e d'epoca godono per il sol fatto di essere tesserati ASI! 

Interpretazione errata dello spitiro e della lettera della legge de quo che, da un lato, ha contribuito a consolidare la posizione monopolistica dell'ASI su tutto il territorio nazionale, quale club di appassionati di auto storiche e d'epoca al quale i proprietari dei predetti veicoli dovevano associarsi per godere delle agevolazioni fiscali (bollo ridotto!) e assicurazione ridotta; dall'altro, ha portato le persone ad acquistare od a conservare auto "vecchie", certamente non storiche o d'epoca, ma veri e propri "scassoni", al solo scopo di godere dei predetti benefici concessi agli associati ASI! 

E come dice il proverbio: a tirar troppo la corda prima o poi si spezza!
E così è stato: con la Legge n. 190 del 23/12/2014 (Legge di Stabilità 2015!) il Governo ha ancora una volta beffato i cittadini italiani ed, in particolare, gli appassionati di auto e moto di interesse storico e collezionistico, ovvero quelle di età compresa tra i 20 ed i 30 anni! 
Infatti, con un colpo di spugna il Governo ha abrogato i commi 2 e 3 dell'art. 63 della Legge 21 Novembre 2000 n. 342, ovvero proprio quelle disposizioni normative che consentivano ai proprietari di veicoli di interesse storico e collezionistico (oltre 20 anni!) di godere del pagamento del bollo in misura forfettaria!

Con questo provvedimento dunque lo stato italiano tende a "far cassa" a danno di collezionisti, appassionati e cittadini italiani! E volete sapere con quale scusa: perchè è stato sostenuto che le auto vecchie inquinano di più, sono meno sicure, ecc. ecc., bla bla bla...

A mio modesto parere non si può fare di tutta l'erba un fascio! Anzitutto occorre partire dall'inizio e ricercare le cause di tutta questa situazione analizzando alcuni importanti fattori:
1) è ovvio che l'ASI ha  concesso certificazioni di auto storiche a destra e a manca: maggiori sono gli iscritti, maggiori sono gli introiti!
2) il fatto che molti italiano, oltre gli appassionati e collezionisti, tendano a conservare i propri vecchi veicoli, oppure ad acquistare veicoli già vecchi (d'età) è sintomo che tantissime famiglie e giovani Italiani non riescono ad arrivare a fine mese! E' sintomo cioè che il potere d'acquisto si è contratto in misura notevole di pari passo, tra l'altro, con i progressivi ed esagerati aumenti dei premi assicurativi da pagare per assicurare un veicolo! Si può dire, dunque, che oggi l'auto per moltissimi italiani è diventato un "lusso"!!! 
3) siamo ancora in presenza di un Governo di "mezze calzette" che, anzichè allegerire i cittadini dalla pressione fiscale, continua a vessarli e inserire tasse su tasse! Siamo, in definitiva, in presenza di governanti che nel mettere in atto le proprie linee politiche e di governo, anzichè operare i dovuti distinguo, fanno di tutta l'erba un fascio ed adottano soluzioni sbrigative del tipo "soluzione finale"! 

Cosa accadrà? Beh adesso è presto per dirlo. Da parte di svariati club autombilistici e motociclistici si sono avanzate fin'ora varie proposte di legge e varie ipotesi di regolamentazione del settore. Ma voi credete li ascolteranno? Io credo proprio di no!

Abolita l'agevolazione sul bollo auto per le ultraventennali, al momento per esse restano le agevolazioni assicurative. Ma non facciamoci illusioni: molto probabilmente non è ancora finita! Penso che anche le compagnie assicurative tenderanno a eliminare dal mercato le polizze Rca agevolate per auto e moto ultraventennali di interesse storico. Di male in peggio!

Ancora una volta mi vien da dire: GRAZIE RENZI!

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